Multimedialità e moda: il Foppa fa largo ai giovani - CFP Lonati Brescia

Per le nuove tecnologie spesi due milioni di euro: l'80 per cento a carico della Regione Lombardia  

Rispondere da un lato alla fame di lavoro dei giovani, dall'altro al bisogno di professionalità sempre più qualificate delle aziende. È l'obiettivo della Cooperativa Foppa, che ieri ha inaugurato per "Machina Impresa" cinque laboratori multimediali più uno di moda, grazie ai fondi del programma "Lombardia eccellente" della Regione. Il progetto, che mira a sviluppare le capacità imprenditoriali dei corsisti, prevede una spesa di oltre 2 milioni di euro, coperta dal Pirellone per 1.600.000 euro (a cui si aggiungono altri singoli bandi minori). Machina Impresa, ancora nella sua fase sperimentale, è rivolta a ragazzi che hanno già terminato i percorsi di alta formazione nei settori di professioni creative come moda, design, marketing e comunicazione, per impegnarli sul campo in commesse di tipo imprenditoriale. A oggi i giovani reclutati sono dodici e stanno già lavorando a pieno titolo. Assieme ai laboratori, è stato inaugurato anche il centro di formazione professionale "Francesco Lonati", attivo da un anno con sei classi.
Alla presenza di numerose istituzioni locali e regionali, la cooperativa ha dimostrato ancora una volta la sua vocazione ad assecondare la Brescia del fare: "Questa città ha la capacità di non subire i cambiamenti, ma di governarli, e questa eccellenza ne è un esempio - ha dichiarato l'assessore regionale all'Istruzione, formazione e lavoro Gianni rossoni -: se un tempo la formazione professionale era una scelta di serie B, oggi, grazie a realtà come queste, ha riconquistato la dignità che merita". Un occhio di riguardo, secondo rossoni, va anche alla realizzazione umana dei ragazzi: "Non devono solo realizzare le loro aspirazioni di professionisti - ha ricordato -, ma devono crescere anche come persone. Questo sarebbe ottimale".
In un Paese dove quasi la metà degli adolescenti sceglie percorsi di formazione professionale, anche il sottosegretario regionale all'università e ricerca Alberto Cavalli ha sottolineato l'importanza di precorrere i tempi: "Foppa è una realtà sempre in anticipo. Per questo la Regione l'ha riconosciuta come una delle antenne più vive del territorio". Musica per le orecchie dell'ad del gruppo Giovanni Lodrini, che ha ricordato come i numeri parlino chiaro: "3.400 iscritti, oltre 300 impiegati tra docenti e non, 8.000 ore nel solo 2010 di laboratori informatici, 30 corsi pratici attivati, 200 aziende che hanno chiesto i nostri ragazzi in stage". Un micromondo che individua nella passione per il "mestiere" la chiave per aprirsi all'universo del lavoro, troppo spesso ancora lontano, a volte per la troppa burocrazia imposta dagli ingranaggi istituzionali: "C'è bisogno di un'apertura totale da parte delle istituzioni - ha ribadito Ettore Lonati, presidente della fondazione -, di strutture più snelle. Lo dico perché ci siamo trovati davanti ostacoli enormi, senza i quali avremmo potuto fare ancora di più". Alla sollecitazione di Lonati, i politici hanno assicurato di fare del loro meglio perché la sinergia tra pubblico e privato possa dare il massimo.
Tra i patron istituzionali del progetto c'è l'attuale dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Giuseppe Colosio: "L'ho visto nascere e l'ho da subito appoggiato, perché sono convinto che sia la strada giusta per favorire professionalità che non hanno nulla da invidiare alla carriera scolastica classica liceo-università". Un plauso è arrivato anche da Comune e Provincia, con gli assessori Andrea Arcai e Aristide Peli.  A seguito di tanto pragmatismo, anche qualche parola più pacata: "Non dimentichiamo che la formazione dev'essere espressione della dedicazione di sé per l'altro - ha sottolineato il vicario generale della Diocesi Gianfranco Mascher prima della benedizione dei nuovi locali -: in un mondo che corre sempre bisogna ritrovare anche il valore della pazienza, intesa non certo come passività, ma come saggia riflessione. L'obiettivo di tutto deve essere costruire una città terrena che abbia un'anima".